lunedì 25 giugno 2012


Facciamo le Orecchiette


Dopo l'esperienza vissuta al St. Regis di Roma mi sembrava doveroso fare un post interamente dedicato alla realizzazione delle orecchiette (pasta tipica pugliese).
Procediamo....
Mettere su fuoco un pentolino con dell’acqua che avremo salato e far riscaldare per qualche minuto. 
Poi versare su una spianatoia la farina di semola di grano duro e creare una fontana/vulcano, 
iniziare a versare l’acqua calda e lavorare piano piano cercando di trasformare progressivamente il composto granuloso in uno di consistenza. Lavorare l’impasto con entrambe le mani cercando di stendere e far rientrare la pasta, questa non deve essere liscia ed omogenea, ma al tatto rimarrà sempre un po’ dura.


Foto di Kekko Mauro OTH

Lavorarla per una decina di minuti, poi avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare fuori dal frigo per max 5 minuti. Trascorso questo tempo, tagliate dalla vostra palla o filoncino una fetta e lavoratela per un minuto con le mani. Poi con le stesse cercate di creare un piccolo filoncino cercando di renderlo uniforme nello spessore premendo con il dorso della mano.

Foto di Kekko Mauro OTH

A questo punto arriva la parte difficile del procedimento. Bisogna tagliare dei piccoli tocchetini del filoncino di pasta e con l’ausilio di un coltello premere sul tocchetto trascinando il coltello verso di noi. Completata questa operazione useremo il pollice per girare l’orecchietta,che sta quasi per prendere forma, e spingendo con il dito le daremo la forma ad orecchio.

Foto di Kekko Mauro OTH


Ripetete queste operazioni fino a quando non avrete esaurito tutto l’impasto



Foto di Kekko Mauro OTH

Se volete vedere la ricetta che ho creato per l'estate la potete trovare su style.it
Un ringraziamento speciale va al mio amico Kekko Mauro che con grande affetto, disponibilità e pazienza si è adoperato per queste bellissime foto.




Bon Appètit
Sara

giovedì 21 giugno 2012


Per Tutti i Gusti
IL GIRO D'ITALIA A TAVOLA

 PUNTATA SPECIALE AL ST. REGIS A ROMA
C’è stato un tempo in cui le mie giornate erano piene di pagine da studiare, trascorse tra i libri di storia dell’arte e di storia, dove alle vicende di un Pontefice ne succedevano quelle di un altro, quando la famiglia della Rovere lottava con la famiglia dei Medici per il predominio del potere.
Nei libri gli anni si susseguivano e con essi le congiure, i matrimoni di convenzione, le lotte di potere tra le varie famiglie che governavano l’Italia nelle loro rispettive Signorie.
Quanto sforzo di memoria e guai ad andare all’esame di Storia Medioevale senza conoscere le date di nascita e morte o di successione dei pontefici, pensiamo a Papa Sisto IV della Rovere (1471-1484), poi Innocenzo VIII (1484-1492); ricordo bene che il ragazzo che fu esaminato prima di me ebbe proprio questa domanda, inutile dirvi che dopo meno di cinque minuti venne invitato ad alzarsi.
Ora la mia mente corre libera per volgere il pensiero ai ricordi che l’evento Per tutti i Gusti mi lascia nel cuore.
Non si tratta solo di cooking class o dimostrazioni, ma si tratta di quello che le persone ti lasciano nel cuore, con i loro sorrisi, la loro curiosità e le loro domande, con la loro storia, le loro aspettative e, a volte, anche con le parole non dette.
Questa volta l’evento  Per tutti i Gusti tenutosi al St. Regis di Roma  è stato dedicato alla Puglia  e mi ha toccato nel profondo.
Inizia Giusy Verni con la sua incredibile dimostrazione di cake design, inutile dirvi che è Pugliese
Aggiungi didascalia


Poi dopo un po’ tocca a me… emozionatissima ed agitatissima.. temevo di non farcela, poi dentro di me ho pensato che per l’università avevo sostenuto più di trenta esami e che lì in quel preciso momento stavo per fare una cosa che amo tanto e che vorrei diventasse per me una professione.
Ecco che il timore lascia il posto al coraggio e così, senza sapere neanche io come, inizio ad impastare e lavorare e creare le orecchiette e parlo parlo parlo, parlo di loro, le orecchiette ma anche di me della mia storia, di come nasce l’amore per il cibo e dei mie sogni
Insomma, per farvela breve, ad un certo punto Carlo Vischi mi ha dovuto fermare perché non la smettevo più!!!!
Grazie Carlo per questa bellissima opportunità!!!

La serata si è chiusa con classico lieto fine di una fiaba che si rispetti…sono andata a dormire come una principessa al The  Westin Excelsior 


Alla prossima
Sara
 ps. il mio nome in ebraico significa principessa

domenica 17 giugno 2012

Torta Primavera


Sono in Puglia, precisamente nel Salento, terra di sole mare e vento, (come dice la canzone dei Sud Sound System) e qui vi garantisco che è proprio una giornata da mare, scegliete voi se preferite andare verso il versante Adriatico, ad Otranto, o  quello Ionico, in direzione di Porto Cesareo o di Gallipoli, tanto a mio avviso sono tutti luoghi stupendi. 
Gli abitanti del posto, di solito, scelgono  la spiaggia in base al vento. Io, ad essere sincera, non ho ancora capito come fare, se si tratta di scirocco o di tramontana.
Comunque, oggi la mia è una domenica all’insegna della famiglia. Precisamente, sono a casa dei suoceri, nel tarantino e per il pranzo ho già dato il mio contributo preparando le orecchiette (che tra due giorni realizzerò a Roma al St. Regis); la mamma del mio fidanzato a dispetto del caldo prepara il sugo con le polpette, come da tradizione.
Ma per un pranzo che si rispetti è bene che ci sia anche un dolce ed è qui che entro in scena io!
Ecco a voi la Torta Primavera
Sappiate che questa ricetta mi è molto cara dato che per moltissimo tempo l’ho vista fare, sbirciando nella pasticceria in cui per 8 anni ho lavorato come banconista.
Detto questo passiamo alla ricetta.

Ingredienti per la frolla
400 gr farina 00
160 gr zucchero
160gr burro freddo a pezzi
Lievito per dolci( x chi vuole)
1 uovo
2 tuorli
Ingredienti per la crema
Mezzo litro di latte
3 cucchiai di farina
6 cucchiai di zucchero
2 tuorli
Per decorare
2 kiwi
4-5 fette di ananas fresco
Fragole




Procedimento per la pasta frolla
Su una spianatoia versare, formando una fontana, 400gr di farina con 160gr di zucchero, il lievito setacciato (per chi vuole) e il sale, lavorare il tutto con 160 gr di burro freddo a pezzi, aggiungere i due tuorli e l’uovo per ottenere un composto sbriciolato.
Lasciare riposare l’impasto in frigo per 30 minuti.

Intanto prepariamo la crema.
Mettete il latte in una casseruola e lasciatelo su fuoco fin quando non inizia a bollire, poi spegnete.
In una ciotola o come nel mio caso nella Kenwood sbattete i tuorli con lo zucchero fino a quando non diventano chiari, poi incorporate la farina precedentemente setacciata. Completata questa operazione aggiungete poco per volta il latte caldo, mescolando per bene.
Trasferite il tutto in una pentola e fate cuocere a fuoco basso per 10 minuti.
Consiglio: non vi allontanate per nessun motivo dai fornelli, ma rimanete lì a fare compagnia alla vostra crema che sta venendo alla luce, giratela spesso con un mestolo, vi accorgerete della sua trasformazione perché alla fine sarà liscia e densa.
Una volta pronta, lasciatela freddare e mentre lei cambia temperatura noi ci accingiamo a stendere la pasta frolla.
Prima di adagiare la frolla, mettete sulla spianatoia o sul tavolo in cui state operando un po’ di farina (infarinate anche il mattarello). Se volete un valido aiuto potete stendere la frolla su della carta da forno in modo tale che durante l’operazione di spostamento dal piano di lavoro allo stampo non rischiate di distruggerla. Cercate di stenderla in modo omogeneo e lasciando i bordi alti in modo tale che questi potranno aderire alla dentellatura dello stampo.
Completato questo passaggio bucherellate il fondo della pasta frolla, ricopritela con la carta da forno su cui adagerete dei legumi e fatela cuocere in forno a 180 gradi per 30 minuti.
Anche qui controllate perché ogni forno è diverso e ognuno conosce bene la propria cucina.
Terminato il tempo di cottura, non lasciatevi prendere dalla fretta di vedere se il lavoro che avete fatto è stato bene eseguito, aspettate che la base di frolla si freddi e in questo modo eviterete che si spacchi.
Non c’è fretta.
Solo quando sarà completamente fredda toglietela con molta attenzione dallo stampo, posizionatela già sul vassoio da portata e aggiungetevi la crema, avvaletevi di una spatola per questa operazione. Infine, la parte più creativa: disponete la frutta (precedentemente lavata) a raggiera cercando di realizzare dei giochi cromatici, scegliete voi cosa mettere per prima, io ho iniziato con l’ananas.



A questo punto non mi resta che dirvi
Bon Appètit
Sara

sabato 9 giugno 2012


Per Tutti i Gusti
IL GIRO D'ITALIA A TAVOLA

                                                      EPISODIO 1x03 IL PIEMONTE


Vi siete mai domandati perché ogni episodio della manifestazione per Tutti i Gusti è numerato?
Bè, nel caso così fosse, vi spiego il perché…
Dovete sapere che guardo per lo più telefilm inglesi e americani (The  Vampire  Diaries, Once upon a time, Weeds, Dollhouse, The Killing, Supernatural) e seguo le puntate che escono nei rispettivi paesi, in contemporanea, avvalendomi ovviamente dell’ausilio dei sottotitoli.
Ho pensato che fosse carino realizzare una sorta di omaggio a questi!
Ed ecco che ogni evento di Per Tutti i Gusti diventa una puntata che lascia sospesi non solo voi che leggete, ma anche me che vivo in prima persona la storia.
Cosa accadrà questa volta a quel personaggio? Cosa dirà? Che cosa farà? Quali emozioni mi procureranno gli chef ospiti, quali piatti realizzeranno? Come si svilupperà la storia?
Un po’ come  quando si aspetta la puntata successiva per vedere se Elena si lascerà finalmente andare tra le braccia di Damon, (sono team delena) o se  i fratelli Winchester riusciranno a trovare un modo per fermare i Leviatani, oppure vedere fino quanto oltre si spingerà Nancy Botwin pur avendo due figli, o se Castle e Beckett saranno in grado di confessare i loro reciproci sentimenti, oppure cercare di capire se l’assassino di The Killing è veramente il senatore.
Scegliete voi se questa manifestazione è drama, syfy, adventure, commedy, crime.
Io posso solo dirvi che stare lì è un sogno e che sono passata da uno studio matto e disperato ad una vita piena di eventi di cucina!!!! E questo soprattutto grazie a Carlo Vischi.
Non potrei essere più felice!!
Allora, questo episodio è il Piemonte.
La mattinata è iniziata con l’arrivo di Lucia che carica di meraviglie mi ha permesso di assaggiare in anteprima i famosi cannoli della “Zoccola”.



Poi, una dopo l’altra, sono arrivate Laura, Doriana, Morena: non è Per Tutti i Gusti per me se non ci sono loro. Sono il mio punto di riferimento, con loro mi sento a casa, sicura e tranquilla.
Si pranza tutte insieme, in uno spazio del Ristorante Il Canneto che dopo tre volte mi è divenuto famigliare. In questo momento, che anticipa la cooking class c’è gioia, rumore, sorrisi e curiosità.
Il desiderio di aggiornare i software l’una dell’altra, come per riempire il vuoto di un mese di distacco fisico, ma non affettivo, perché poi il web permette sempre di essere “ connesse”.
La cooking class inizia ed io armata di foglio, matita e della mia piccola compatta (mentre tutte possiedono possenti reflex) seguo con attenzione questi incredibili e giovanissimi chef.
Inizia Juri Chiotti, età 26, delle Antiche Contrade, che ci mostra le erbe spontanee che la mattina stessa ha colto per noi, per farcele vedere 

E’ gioioso, sincero, spontaneo, ci mostra quello che è il suo manuale, quello di cui non può fare a meno.
Ed ecco che i piatti si compongono sotto le sue mani. Vedere uno chef all’opera è sempre uno spettacolo!! Riesco anche a fotografare una sua ricetta. J




Dopo di lui, Agata Marchesotti ci presenta il formaggio di Montèbore e ci dice che il  fu realizzato per la prima volta in occasione del matrimonio di Isabella d’Aragona con Gian Galeazzo Sforza. ( ben 800 invitati) wow.




Si tratta di una notizia che mi coglie piacevolmente di sorpresa avere queste informazioni mi fa sempre un certo effetto, dato che una parte della mia tesi di laurea è dedicata ai banchetti medioevali e rinascimentali.

In questa occasione ho la possibilità di conoscere Andrea Ribaldone che guarda caso avevo intervistato per la tesi, anche lui realizza un piatto, poi scappa via.

Fabrizio Rebollini fa un altro piatto che, purtroppo, causa la mia allergia ai funghi, non ho potuto assaggiare. L


La cooking class continua con Luca Zechin, chef del Relais San Maurizioche ha realizzato due piatti,  gli Agnolotti del Plinn e questo superlativo risotto che mangerei over and over again 


e poi ancora  Walter Ferretto del Ristorante il Cascinale Nuovo di Isola d'Asti e lo chef  stellato Marco Sacco del Ristorante Il Piccolo Lago, per motivi di regia e senza che vi racconto cosa sia accaduto dietro le quinte di questa parte di puntata non mi è stato possibile fare foto...

Prossimo Episodio: il Veneto

Sara