venerdì 30 marzo 2012

Come Alice nel Paese delle Meraviglie

C'è stato un tempo in cui guardavo con curiosità, ammirazione e un po' d'invidia i "miei" blog di cucina perché io ero alle prese con i miei studi da universitaria e il tempo per pasticciare, provare e sperimentare era sempre poco.
Mi sembrava di guardare dal buco della serratura, d'intravedere un mondo meraviglioso, goloso e di esserne fuori. Oggi, quella porta è aperta ed è stata proprio la mia  tesi di laurea la chiave.
Laura Adani, http://iocomesono-pippi.blogspot.it/, una delle food blogger che ho intervistato per la tesi si è appassionata alla mia storia, al mio progetto e così ecco che un bel giorno (grazie a lei), come Alice nel paese delle Meraviglie mi sono ritrovata a Milano allo Sheraton, alla presenza di Carlo Vischi e di tante altre food blogger.
Io...piccola Sara ero lì con loro, a PER TUTTI I GUSTI IL GIRO D'ITALIA A TAVOLA per apprendere nelle cucine professionali dello Sheraton i segreti, le tecniche di grandi chef, per conoscere l'eccellenza dei prodotti italiani.
Sono stata fortunata perché a differenza di Alice nel Paese delle Meraviglie non ho inseguito il bianco coniglio  ma ho trovato subito i loro sorrisi e il loro affetto.


Forse, un giorno sarò chef, ma ho ancora tanto da imparare, capire e sapere....quello che vi posso dire è che inizia ora una nuova storia, quella di NOBILI PASTICCI, giorno dopo giorno tra una carota lavata, una cipolla tagliata e un po' di pasta calata vi do il benvenuto alla mia TAVOLATA.

Ringrazio il mio amico Kekko per questa bellissima foto fatta in una cena a casa.

mercoledì 28 marzo 2012

La mia cucina

La mia cucina




26 FEBBRAIO DEL 2010...
...ecco cosa scrissi al contest "Il Cuore in Cucina"   
quando ancora non ero una food blogger

Una cucina tutta verde, piccola ma funzionale, dove anche il tappeto è scelto con cura.

Una foto e una cucina che ancora oggi non mi sembrano vere.

Sono Sara, una giovane ragazza, forse anche una piccola donna, di origini tarantine che da poco ha compiuto 26 anni. 
All'età di 18 ho lasciato la casa dei miei per iniziare l'università a Lecce, città nella quale oggi vivo, studiando e lavorando.
Perché questa foto?
Per ben 8 anni ho vissuto con altre ragazze, guarda caso, in Via Cuoco. 
In questi otto anni non ho mai cambiato casa e mi è entrata subito nel cuore, così come la cucina. L'inizio del mio percorso universitario è coinciso con la mia storia d'amore con la cucina.
Ma la mia vita in questa casa alla presenza di altre persone è stata difficile, piena di cattiverie ricevute, di pianti, di solitudine, dove le mie coinquiline mi hanno detto e fatto di tutto per ferirmi e mancarmi di rispetto. 
Prima per loro non sapevo cucinare e poi dopo cucinavo troppo e occupavo per troppo tempo la cucina.
Ad oggi tutti questi problemi, tutta la capacità di comprensione e sopportazione, così come tutte le limitazioni sono un ricordo.
A luglio del 2009 ho lasciato la casa di Via Cuoco, ma non ho lasciato il cuoco che c'è in me, anzi. Oggi vivo in un grazioso appartamento con il mio fidanzato e qui in questo luogo ho trovato questa piccola cucina che è tutta mia. Non devo condividere i fuochi con nessuno, posso stare ore e ore a pasticciare, impastare o infornare senza che nessuno mi dica nulla, mi urli o mi minacci o mi faccia dispetti.
Ora il mio fidanzato tornando a casa dice che gli sembra di stare nella casa del mulino bianco.
Ed io guardo con soddisfazione la mia nuova cucina.

martedì 27 marzo 2012


La mia storia d’amore con il cibo...è solo all’inizio


Mi presento, sono Sara.
Fino a pochi mesi fa ero una studentessa universitaria, ed è proprio nel corso dei miei tanti anni passati immersa tra i libri che ho scoperto l’amore per il cibo, i tanti modi con cui attraverso lo stesso si può comunicare con gli altri, creare e magari donare un pezzettino di sé.
Iniziano le prime cene a casa, in cui si fanno fiori segna posto e centrotavola con la carta crespa; inizia quasi per gioco l’amore per la cucina, con curiosità, ma anche con l’attenzione e con la precisione che contraddistingue uno scultore davanti al blocco di marmo…
…e così, nella mia quotidianità sempre più spesso prendono piede, tra le pagine di storia dell’arte moderna e contemporanea, le pagine delle riviste di cucina.
La cucina di casa diviene piccola e le attrezzature sembrano insufficienti. Collane, libri e ricettari di cucina sono tutti utili per saperne di più, per trovare il giusto abbinamento di quell'antipasto con quel primo. Ed ecco che il pesce azzurro viene usato per fare tortini di alici ripieni con farro e verdure su concassè di pomodorini o che le cocottine ricevute dalla mamma divengono utili per fare delle lasagnette di robiola con salmone fresco ed affumicato con bacche di pepe rosa. Ogni giorno si preparano nuove ricette e nuovi piatti, nuove sfide per migliorare sempre, per crescere.
Pochi ingredienti come uova, burro e zucchero, siano essi mescolati, montati o sbattuti per dar forma ad un dolce, danno vita alla magia. E la magia che si compie in cucina è simile alla magia che si compie quando un pittore dà vita ad un dipinto partendo da una tela vuota. E proprio le opere d'arte mi hanno insegnato che non possono rimanere chiuse ma che devono essere viste, godute, mostrate, valorizzate, fatte conoscere al pubblico.
Tra un esame e l’altro non mancano le occasioni per cucinare, creare, sperimentare, inventare, ma, soprattutto, invitare e condividere.
Nasce, nel corso della mia carriera universitaria, l’idea di creare su territorio un’offerta culturale enogastronomica a forte vocazione turistica, l’entusiasmo delle mie idee, la forte convinzione di poter fare qualcosa di unico ma soprattutto l’incontro con la Professoressa Anna Trono, docente  di Geografia Economica Politica e Turistica dell’Università del Salento, nonché Presidentessa della Casa dell’Olivo, Oleoteca d’Italia, mi porta ad approfondire il mio progetto con ricerche di carattere storico e scientifico, con un’indagine di campionamento e con interviste agli stakeholder del settore.
Pochi mesi fa mi sono laureata con una tesi dal titolo: “Heritage culturale e turismo enogastronomico. Nuove occasioni di sviluppo regionale.” Oggi, Dottoressa in Conservazione dei Beni Culturali, Beni Mobili e Artistici, sono fermamente convinta di voler non solo approfondire le mie conoscenze come cuoco, ma anche di operare in Puglia per attuare un connubio unico tra arte ed enogastronomia, ma questa è un’altra storia…

Sara Latagliata