Sgombro
Ieri sera mi è capitato di passeggiare in centro per le vie di Lecce. E’ stato bellissimo, non lo facevo da tanto.
E’ bastato alzare lo sguardo per ammirare i palazzi d’epoca in pietra leccese, con le loro sculture, resi ancora più suggestivi dalle luci della sera.
Mi sono sentita come una bimba che per la prima volta vede le cose. Se avessi potuto saltellare per la gioia, senza sembrare ridicola, l’avrei fatto.
Ogni via è un inno all’arte, alla scultura, al genio architettonico. Ad iniziare da Porta Napoli, un tempo arco di Trionfo, per proseguire nelle viuzze, dove all’improvviso e con stupore ci compare un portale incorniciato da tre busti di donne, poi ancora, la piazzetta con il busto di un illustre personaggio incorniciato quasi per caso da due alberi. Le chiese con i loro portali aggettanti, le nicchie con le statue in rilievo, il bugnato che delimita tutta la zona inferiore di un ex ospedale e l’albero secolare con le sue radici intrecciate nel convento .
Tutto a Lecce è un inno alla vita, al genio dell’uomo che applica le sue abilità per far bene, per lasciare un segno positivo nel luogo in cui appartiene e, magari, nella storia.
Ed è proprio questo che vorrei fare, lasciare il segno nella mia terra e raccontarvi una nuova storia.
Ingredienti
sgombro
olio evo
scorza d’arancia
scorza di
limone
basilico
zenzero grattugiato
pepe nero
Procedimento
Lavate e pulite il vostro
sgombro, aprilo come vede nella foto. Se necessario aiutatevi con le forbici e
con il coltello per sfilettare.
Poi grattugiatevi sopra, le
scorze di arancia e limone e lo zenzero, mettete con le mani il basilico
spezzettato, macinatevi del pepe nero, versateci sopra un po’ di olio e di
succo di limone.
Lasciate marinare per almeno un’oretta.
Poi potete decidere di cuocerlo
in forno per 5 minuti a 110 gradi.
Oppure di continuare la cottura
attraverso la marinatura e lasciarlo così per altre 2 ore.
Vedrete che bontà. Ma che bontà!!
Passate una buona domenica e se
volete lasciate un segno della vostra presenza sul mio blog!
Bon Appètit
Sara
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