martedì 11 settembre 2012

La Linea


Vi siete mai soffermati a pensare a quanti diversi e svariati usi può avere la parola “linea”?
Si parla di essa quando si allude al confine da regione a regione, da nazione a nazione; oppure di come in guerra è quella della trincea, quella da non superare, oltre la quale c’è il nemico che attacca e viene attaccato.
La linea in pittura può assolvere a diverse funzioni. L'artista usa la linea invisibile inserendola nel quadro insieme ad altre linee componendo la griglia ortogonale e creando prospetticamente i punti su cui poi verrà costruita la scena, con le sue architetture e i suoi personaggi. Ci sono geni come Mirò che addirittura la lasciano unica e sola a campeggiare sulla tela, ben visibile all'occhio.
Eppure, a mia insaputa, la linea in cucina ha un’altra chiave di lettura.
L’ho scoperto durante uno stage (bellissimo) nelle cucine del Relais Histò a Taranto, sul Mar Piccolo.

Si tratta della mia prima esperienza importante all’interno di una cucina prestigiosa.
La linea è quella che prepara instancabilmente la brigata dello chef Alessandro Nigro per far fronte alla clientela che abitualmente alloggia nella struttura ricettiva.

Lo Chef e i suoi ragazzi mi hanno accolto con il sorriso e con grande professionalità; il primo giorno ho taciuto un po’ intimortita, ma poi il mio essere è emerso e loro mi hanno introdotta nel gruppo spiegandomi, pian piano, tutto.
La mattina tutti insieme si prende il caffè, poi si inizia a operare e si preparano le basi, cioè il necessario affinché il ristorante possa lavorare a pieno ritmo durante la sera.

Ognuno lavora nella propria postazione, prepara “il necessario” per essere pronto alla Battaglia (come dice lo chef). Io ho indossato una sfavillante armatura: oltre alla mia casacca avevo il grembiule personalizzato di Alessandro Nigro, poi (per altro) ricevuto in dono ricordo.
Questa esperienza breve in cucina mi ha fatto capire che amo questo lavoro per quanto stancate possa essere. Con loro ho avuto modo di vedere come lavora un team efficiente, come una cucina importante sia in grado di procedere su più fronti, dato che durante le serate in cui vi ho lavorato si provvedeva oltre che al ristorante alla carta anche alla banchettistica (opportunamente concorada e prenotata) per matrimoni, battesimi e compleanni.






Nel prossimo post vi farò conoscere la brigata dello Chef Alessandro Nigro.
Alla prossima
Sara






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