martedì 27 marzo 2012


La mia storia d’amore con il cibo...è solo all’inizio


Mi presento, sono Sara.
Fino a pochi mesi fa ero una studentessa universitaria, ed è proprio nel corso dei miei tanti anni passati immersa tra i libri che ho scoperto l’amore per il cibo, i tanti modi con cui attraverso lo stesso si può comunicare con gli altri, creare e magari donare un pezzettino di sé.
Iniziano le prime cene a casa, in cui si fanno fiori segna posto e centrotavola con la carta crespa; inizia quasi per gioco l’amore per la cucina, con curiosità, ma anche con l’attenzione e con la precisione che contraddistingue uno scultore davanti al blocco di marmo…
…e così, nella mia quotidianità sempre più spesso prendono piede, tra le pagine di storia dell’arte moderna e contemporanea, le pagine delle riviste di cucina.
La cucina di casa diviene piccola e le attrezzature sembrano insufficienti. Collane, libri e ricettari di cucina sono tutti utili per saperne di più, per trovare il giusto abbinamento di quell'antipasto con quel primo. Ed ecco che il pesce azzurro viene usato per fare tortini di alici ripieni con farro e verdure su concassè di pomodorini o che le cocottine ricevute dalla mamma divengono utili per fare delle lasagnette di robiola con salmone fresco ed affumicato con bacche di pepe rosa. Ogni giorno si preparano nuove ricette e nuovi piatti, nuove sfide per migliorare sempre, per crescere.
Pochi ingredienti come uova, burro e zucchero, siano essi mescolati, montati o sbattuti per dar forma ad un dolce, danno vita alla magia. E la magia che si compie in cucina è simile alla magia che si compie quando un pittore dà vita ad un dipinto partendo da una tela vuota. E proprio le opere d'arte mi hanno insegnato che non possono rimanere chiuse ma che devono essere viste, godute, mostrate, valorizzate, fatte conoscere al pubblico.
Tra un esame e l’altro non mancano le occasioni per cucinare, creare, sperimentare, inventare, ma, soprattutto, invitare e condividere.
Nasce, nel corso della mia carriera universitaria, l’idea di creare su territorio un’offerta culturale enogastronomica a forte vocazione turistica, l’entusiasmo delle mie idee, la forte convinzione di poter fare qualcosa di unico ma soprattutto l’incontro con la Professoressa Anna Trono, docente  di Geografia Economica Politica e Turistica dell’Università del Salento, nonché Presidentessa della Casa dell’Olivo, Oleoteca d’Italia, mi porta ad approfondire il mio progetto con ricerche di carattere storico e scientifico, con un’indagine di campionamento e con interviste agli stakeholder del settore.
Pochi mesi fa mi sono laureata con una tesi dal titolo: “Heritage culturale e turismo enogastronomico. Nuove occasioni di sviluppo regionale.” Oggi, Dottoressa in Conservazione dei Beni Culturali, Beni Mobili e Artistici, sono fermamente convinta di voler non solo approfondire le mie conoscenze come cuoco, ma anche di operare in Puglia per attuare un connubio unico tra arte ed enogastronomia, ma questa è un’altra storia…

Sara Latagliata

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